Il nome dell'aereo va a Luis Blèirot che il 25 luglio 1909 compi' la prima traversata aerea della Manica.
Questo monoplano a motore fu un'innovazione unica, fu progettato dal francese Raymond Saulnier e rivoluzionò le regole della progettazione areonautica.
DIMENSIONI E PESI:
Lunghezza:7,05m
Apertura alare:7,81m
Lunghezza:7,05m
Apertura alare:7,81m
Altezza:2,52m
Superficie:14m²
Peso massimo al decollo:320kg
PRESTAZIONI:
Velocita:74km/h
PROPULSIONE:
Motore:un radiale Anzani tipo B-SCAC a 3 cilindri,raffreddato ad aria.
Potenza:25 CV
La rappresentazione di un oggetto completa su carta è molto complicata e da sempre è un problema a cui vanno in contro i progettisti.
Ci sono vari metodi di rappresentare un oggetto, ad esempio un disegno dell'oggetto visto esternamente,(vedi prima foto) in cui ci si può rendere conto di come quest'oggetto è fatto, ma non si ha l'idea delle dimensioni specifiche e neppure dell'interno.
L'efficacia di una rappresentazione può essere molto limitata quando l'oggetto è composto da più componenti assemblati tra di loro:poichè è molto difficile descrivere le singole parti e come esse si possano unire alle altre.
Per questo motivo è nato l'esploso assonometrico!
Esso mostra i singoli elementi distanziati tra di loro e mostra come avvenga il montaggio delle parti,in tal modo si può capire come l'oggetto venga assemblato.
L'esploso assonometrico non ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di un progetto, ma è molto utile come appoggio ad esso,per mostrare a chi non progetta, ma deve assemblare i pezzi come e in che ordine agire.
Ali e motore erano montati anteriormente, mentre il timone di direzione e quello di profondità erano in coda; la fusoliera era un'unica trave portante di legno, rinforzata con cavi e chiusa davanti a protezione del pilota. Il carrello era ammortizzato in modo innovativo e le ali singole, per quanto sottili e deboli, erano sorrette da robusti cavi, per riuscire a sopportare i carichi di volo. Le ali, su profilo sottile concavo-convesso e dotate di un marcato diedro, erano prive di alettoni (come spesso accadeva all'epoca) e il rollio era comandato dallo svergolamento delle estremità alari, azionato da un volantino che regolava anche il beccheggio. Il timone posteriore regolava invece l'imbardata con un sistema a pedale, brevettato dallo stesso Blériot e divenuto poi lo standard, ancora oggi in uso su tutti i modelli di aereo. Il motore era un Anzani a tre cilindri da 25 cavalli, di un modello che normalmente era montato sulle motociclette, e azionava un'elica bipala in legno laminato.
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