venerdì 19 aprile 2013

Poetry


Vi lascio una poesia a mio modo di vedere splendida dedicata a Geo Chavèz e alla sua impresa storica.
Composta dall'inglese Gillespie Magee,ufficiale-pilota della RCAF,caduto l'11 dicembre 1941.


"Volare alto"

















Oh! Sono scivolato via dai rozzi legami della terra
ho danzato nei cieli su una risata di ali argentate;
verso il sole sono salito
mi sono unito alle acrobazie di nuvole lacerate dal sole
e fatto cento cose che tu non hai sognato di fare.
Ho volteggiato e mi sono librato in aria
e ho roteato alto nel silenzio illuminato dal sole.
Volteggiando là, ho inseguito il vento che grida
e ho lanciato la mia impaziente destrezza
attraverso palazzi d’aria senza fondamenta
su, su verso il delirante, bruciante blu.
Ho raggiunto le altezze spazzate dal vento con facile grazia
dove mai allodola o perfino aquila ha volato.
E, mentre con la mente che si eleva silenziosa
ho percorso l’alta,insuperata santità dello spazio,
ho messo fuori la mia mano e toccato il volto di Dio.




"High Flight"
















Oh! I have slipped the surly bonds of earth
And danced the skies on laughter-silvered wings;
Sunward I’ve climbed, and joined the tumbling mirth
Of sun-split clouds- and done a hundred things
You have not dreamed of – wheeled and soared and swung
High in the sunlit silence. Hov’ring there
I’ve chased the shouting wind along, and flung
My eager craft through footless halls of air.
Up, up the long delirious, burning blue,
I’ve topped the windswept heights with easy grace
Where never lark, or even eagle flew -
And, while with silent lifting mind I’ve trod
The high unsurpassed sanctity of space,
Put out my hand touched the face of God.



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